Società di comodo, exit strategy a due vie in vista del 30 novembre
Questo articolo approfondisce le strategie di exit per le società con scarsa redditività, soggette al regime delle società di comodo, in vista della scadenza del 30 novembre 2023. Vengono analizzate le opzioni disponibili per evitare penalizzazioni fiscali, tra cui l'assegnazione agevolata, la trasformazione e l'auto-disapplicazione del regime. Si riflette, inoltre, sulla necessità di riformare la normativa antielusiva in linea con le più recenti pronunce giurisprudenziali.
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Edoardo Belli Contarini - Il Sole 24 Ore
11/24/20232 min read
Strategie per le attività economiche con scarsa redditività
I soggetti che svolgono un'attività economica con scarsa redditività e rientrano nel regime delle società di comodo, per evitare le penalizzazioni fiscali, possono valutare un'exit strategy in vista della scadenza del 30 novembre 2023. In assenza di cause tassative di disapplicazione automatica, è possibile considerare le seguenti opzioni:
Assegnazione o trasformazione agevolata (art. 1, commi 100 e seguenti legge 197/2022);
Auto-disapplicazione in presenza di "situazioni oggettive", senza interpello, da indicare separatamente nella dichiarazione dei redditi (modello SC 2023, quadro RS, rigo 116).
Inoltre, la società interessata potrebbe valutare la possibilità di presentare, successivamente, un interpello disapplicativo. Questo è particolarmente rilevante considerando che l'articolo 30 della legge 724/1994 sembra ormai superato, rendendo necessaria una riforma dell'istituto (art. 9, lettera b, legge delega 111/2023).
Evoluzione della Normativa
La riforma mira a riportare il focus della normativa antielusiva alla sua originaria ratio: colpire solo l'intestazione di beni alle società prive di un'effettiva attività d'impresa. Queste società, infatti, spesso sfruttano la deduzione dei costi e la detrazione dell'IVA per il godimento personale di beni da parte di soci o familiari.
Un altro aspetto della riforma è l'aggiornamento dei coefficienti di operatività e redditività, diventati obsoleti nel tempo, come evidenziato nella relazione illustrativa del disegno di legge.
Criticità della Normativa Attuale
La normativa vigente, ormai anacronistica, ha subito diverse modifiche nel corso degli anni. Inizialmente, c'è stato un inasprimento delle misure con la maggiorazione del 10,5% dell'aliquota IRES, la tassazione delle società in perdita sistematica e l'imponibilità dei benefit goduti dai soci o familiari. Successivamente, alcune di queste misure sono state mitigate, ma restano comunque diverse criticità. Tra queste:
Estensione della cedolare secca alle locazioni di immobili strumentali;
Inapplicabilità alle società dei bonus edilizi;
Forfetizzazione dei costi deducibili relativi a beni mobili registrati intestati alla società;
Rivalutazioni monetarie che impattano negativamente sulle percentuali di operatività e redditività;
Tassazione IRES delle plusvalenze sugli immobili ceduti dopo cinque anni, a differenza dell'irrilevanza ai fini IRPEF;
Oneri fiscali per l'apporto di cespiti in società e quelli per un eventuale scioglimento.
Interpello Disapplicativo e Riforma
Qualora si decida di presentare un interpello disapplicativo, va considerato che i tempi per la risposta possono arrivare fino a 120 giorni. Tuttavia, la riforma in corso potrebbe rafforzare la difesa delle fattispecie genuine, riflettendosi sull'accoglimento dell'istanza. In effetti, la legge delega recepisce anche l'orientamento della Cassazione. Di recente, la Suprema Corte ha mitigato le presunzioni legali per il test di operatività e redditività, dando maggiore rilevanza all'effettiva attività economica svolta. Inoltre, ha sollevato dubbi sulla compatibilità dei limiti vigenti all'uso del credito IVA con la direttiva europea 112/2006 (Cassazione 1898/2022, 1506/2022, 16091/2022, 19381/2021).
Conclusione
Le società di comodo, quindi, possono valutare diverse opzioni per evitare le penalizzazioni del regime. Tra le varie strategie, l'interpello disapplicativo rimane una soluzione percorribile, soprattutto alla luce delle future riforme legislative.



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